di Marisa Baldi
“Habemus Papam. Il gallo è morto” di Woytek ed alcuni pannelli nello studio dell’artista |
“Habemus Papam. Il gallo è morto”, è la scultura in bronzo dell’artista polacco Woytek, perfezionatosi alla Scuola di Scultura di Friburgo e residente da anni in Germania, che è stata allestita a Roma presso gli spazi espositivi dell’Ex Cartiera Latina dal 1° al 16 ottobre.
L’inedita installazione, costituita dalla scultura di circa 250 cm., raffigurante un Vescovo con in mano un gallo, e da pannelli con disegni preparatori, è stata presentata in occasione delle Manifestazioni culturali del Giubileo della Misericordia. L’evento, presentato in Germania a Walldorf ed a Colonia non poteva avere qui a Roma sede migliore per il nuovo progetto. Habemus Papam. Il gallo è morto - così legata, come scrive la curatrice Stefania Severi, alla “tematica è quella del libero arbitrio in relazione all'intervento divino quale si presenta nel brano evangelico relativo al tradimento di Pietro: prima che il gallo canti mi rinnegherai tre volte”, ha avuto il suo “battesimo” artistico a Roma la città di Pietro, Primo Vescovo, e la struttura della Ex cartiera latina a pochi metri dalla Chiesetta del Quo Vadis, sulla storica via Appia dove Pietro che stava fuggendo da Roma, ha incontrato Cristo e, sotto il segno divino, è tornato indietro.
“Habemus Papam. Il gallo è morto” di Woytek, bronzo cm 250 |
L’evento, molto ben inserito nello spirito del Giubileo della Misericordia, quella stessa misericordia divina che ha perdonato Pietro e alla quale l’opera di Woytek è ispirata, si avvale del Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, dell’Ambasciata del Granducato di Lussemburgo, dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia.
Curatrici della Mostra-Evento Stefania Severi e Maria Luisa Caldognetto.
Catalogo: Edizioni Convivium di Luxembourg con testi di Stefania Severi, Maria Luisa Caldognetto, Marion Vogt e Timo Jouko Herrmann.