lunedì 1 ottobre 2018

La condizione umana negli scatti di Schirato

La mostra “Terra Mala” ospite degli stabilimenti di Guna farmaceutici a Milano.

di Renato Sales

Può sembrare un giudizio frettoloso, ma dalle foto del bolognese Stefano Schirato s’intuisce un’indole tormentata e difficile, una personalità complessa e contraddittoria, incline alla dialettica e alla ribellione. Anche le sue teorie sulla fotografia sono un riflesso della sua forza polemica. Schirato della fotografia dice che “… non è interessante la macchina fotografica che si possiede, ma il pensiero che la muove. Fotografo per maturare delle idee - chiarisce - per vivere altre vite, per prendere posizione”. 
Una volta il critico francese Roland Barthes ebbe a dire: “Ciò che la fotografia riproduce all'infinito ha avuto luogo solo una volta: essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai ripetersi esistenzialmente”. Intendeva dire che una foto fissa, in un breve segmento di pellicola, in una manciata di pixel, una sensazione, uno stato d’animo, che non potranno mai più espandersi liberamente. Anche se potrà apparire presuntuoso, ma non siamo d’accordo!