mercoledì 31 maggio 2017

Eterni Segni

Personale di Liu Yiyuan al Makemake di Roma.

di Nicolina Bianchi

Eterna via, cm 270 x 135, 2016
Si è conclusa il 27 maggio la splendida personale di Liu Yiyuan presso lo spazio d'arte Makemake di Roma, con un ottimo successo di pubblico, estasiato dal lavoro del maestro cinese.
Dalla poetica realistico-figurativa del primo periodo di studi e di insegnamento, Liu Yiyuan ha dedicato gran parte della sua vita artistica ad una pittura moderna dove l’inchiostro, tecnica legata storicamente alla tradizione orientale, è per lui da molti anni, affermazione di una propria esperienza espressiva ed intellettuale. I luoghi della natura, osservati o romanticamente immaginati, si sono trasformati nel tempo in una dinamica gestuale di un segno che inventa in ogni opera un nuovo significato di un continuo sviluppo creativo.
La sua tematica d’elezione, quella del paesaggio, è interpretata secondo il suo ricco e colto patrimonio di esperienze, ma nasce anche da quella grande energia interiore che alimenta poi tutta la carica emotiva del suo lavoro pittorico.
Le sue forme ed il suo tratto,la sua sensibilità spirituale, fortemente innovativi, raggiungono un inesauribile potere suggestivo e costituiscono la nuova forza della “sua natura”, quella natura che in stretta armonia con la sua personalità, va oltre il significato delle apparenze, verso la percezione dell’eterno, o di ideali fiumi stellati, di vie lattee, di notturni o calde luci di gialli solari, narrati su grandi spazi delle sue “carte di riso”.

giovedì 4 maggio 2017

Totò, il Genio, la Maschera, l'Uomo

A Napoli tre grande mostre per ricordare

di Renato Sales

Compagnia Maresca 1928, Collez. di Domenico
Come si racconta un genio? Un modo credibile per farlo è la mostra “Totò Genio”, che poteva essere allestita solo così come l’hanno pensata il Comune di Napoli, l’Istituto Luce, il Polo Museale della Campania – Palazzo Reale, la RAI, con il contributo di Rai Teche, la Siae e l’Archivio Centrale dello Stato rappresentando il talento sconfinato di Antonio de Curtis in tre distinte rassegne ospiti del Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino), Palazzo Reale e il Convento di San Domenico Maggiore. Il catalogo ufficiale, realizzato da Skira, ha la prefazione di Goffredo Fofi. Solo così è stato possibile rendere omaggio al genio di Totò presentando, come “tasselli di un grande mosaico”, le sue mille implicazioni ed esplicazioni. Curata da Alessandro Nicosia, che ha coordinato anche la direzione generale del progetto, insieme a Vincenzo Mollica, e prodotta da C.O.R. (Creare Organizzare Realizzare), la rassegna ripercorre “attraverso centinaia di documenti tra fotografie, filmati, costumi di scena, locandine di film, interviste, disegni, riviste e giornali d’epoca, spezzoni cinematografici e televisivi, manoscritti personali, lettere, cimeli e materiale inedito, la vita, l’arte e la grandezza del Principe”. E così, mentre l’esposizione ospite nella Cappella Palatina del Museo Civico di Castel Nuovo celebra il rapporto tra Totò e i grandi della cultura del Novecento, nella sala Dorica di Palazzo Reale si analizza il rapporto tra il grande artista e le arti tirando fuori dal suo mitico baule costumi di scena originali, filmati e installazioni multimediali. Infine, con una lunga sequenza di 250 fotografie, allestita all'interno del Convento di San Domenico Maggiore, si descrive un Totò più “privato”, quello ritratto nei fuoriscena dei suoi film, nei momenti di vita quotidiana, nelle serate mondane e che mostrano le sue passioni, compresa quella per gli animali.